mercoledì 23 marzo 2011

Chess-Boxing

E’ ora di lasciarsi alle spalle un paio di vecchi cliché. Quello del lottatore di boxe lento di comprendonio, incapace di comporre frasi più complesse di soggetto + verbo + complemento oggetto, e quello del giocatore di scacchi nerd, occhialuto e magrolino.
Esiste infatti una disciplina “sportiva” che mette insieme quello che pensavo fosse inconciliabile, la boxe e il gioco degli scacchi.

Si chiama Chess Boxing e all'inizio era solo un'invenzione di un “grande” del fumetto francese, Enki Bilal, che una decina d’anni fa, nella graphic novel Freddo Equatore, aveva immaginato una competizione in cui gli sfidanti alternavano combattimenti di scacchi a incontri davanti alla scacchiera.
Ispirandosi a quest'opera, nel 2003 l’artista olandese Lepe Rubingh ha ideato una disciplina i cui i due sfidanti si affrontano in 11 riprese, alternando round di scacchi da 4 minuti ed di pugilato di 3 minuti. Tra un round e l'altro un minuto di pausa consente ai contendenti di ritrovare un minimo di equilibrio per passare dall’uso dei pugni all’uso delle meningi.
Se l’incontro non termina "a punti", gli esiti possibili sono solo 2: KO del pugile o scacco matto al re!
Lo scacchi-pugilato si è diffuso: esistono campioni mondiali per categoria (pesi massimi e medi massimi) e un campione europeo che è l’italiano Gianluca Sirci.
In attesa che diventi una disciplina olimpica, questo è il sito ufficiale della World Chess Boxing Organization.
Qui invece un interessante video documentario: .

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