Se c’è una cosa che irrita quelli come me del golf è che si tratta di uno sport elitario per ricchi con la puzza sotto il naso. Esagero? Può darsi, però è vero che per poterlo praticare bisogna essere iscritti a circoli esclusivi che non ammettono squattrinati. O semplicemente chi non accetta che per fare una cosa così semplice come mettersi a giocare con una mazza e delle palline in un prato sia obbligatorio avere l’impeccabile bianco look del bravo giocatore di golf!
Se anche voi fate parte di quelli che all’ingresso del circolo del golf vengono scambiati per aspiranti caddy senza possibilità di essere assunti o più semplicemente le vostre tasche non permettono l’accesso ma volete provare lo stesso l’ebbrezza di una partita di golf e non vi basta la versione virtuale della Wii, la soluzione c’è e si chiama Crossgolf o Urban Golf!
Il vostro aspetto è trasandato, la barba e i capelli non sono poi così curati, i capi che indossate non sono griffati? Chi se ne frega! In Germania per praticare il Crossgolf basta avere una mazza e qualcuno deve ricordarsi di portare le palline; se poi c’è anche un po’ di birra, gli ingredienti per una bella partita ci sono tutti. Per il campo non c’è problema. Bastano piazzali di cemento delle zone industriali, parcheggi, cantieri, campi abbandonati. “Volevamo qualcosa di diverso dal solito paradiso per straricchi con le Mercedes parcheggiate fuori e attrezzi supercostosi – ha spiegato Happy Living X Golfers - Volevo raggiungere il luogo di gara con la mia Opel Kadett e giocare con una sola mazza, comprata al mercatino delle pulci”. Amburgo, Berlino e Colonia hanno i loro gruppi di appassionati che si incontrano per sfide, tornei e competizioni.
Negli Stati Uniti il gioco si chiama Urban Golf, ma la filosofia è la stessa. Il duro asfalto di una strada e le vie del centro possono trasformarsi nella più divertente ambientazione per una partita.
Ci sono siti, forum, pagine facebook dei giocatori che si autodefiniscono Natural Born Golfers, anche un canale dedicato su youtube. “L’importante è divertirsi - spiega Torsten Schilling, indicato da molti come il fondatore del Crossgolf con il gruppo Natural Born Golfers – Il modo migliore di concludere un percorso è quello di scegliere bene l’ultima buca: preferibilmente, la porta di una birreria!”.
Nessun commento:
Posta un commento