Spensierato, cammini per una via affollata di una grande città: improvvisamente, spalancato davanti ai tuoi piedi, un profondo pozzo. Fai appena in tempo a scansarti prima di precipitare a capofitto nel buco in cui altri sventurati sono caduti prima di te. Sono ancora lì, aggrappati disperatamente alle pareti e ti implorano di dar loro una mano per uscire da lì. Ti sei solo imbattuto in un’illusione ottica tridimensionale realizzata da artisti di strada come Kurt Wenner o Julian Beevers.
Fanno parte della grande categoria dei “madonnari”, quegli artisti di strada che disegnano per terra, ma nel loro caso c’è qualcosa di più: sanno usare i gessetti magicamente per rendere quasi reali e tangibili le loro rappresentazioni.
Di questi “madonnari illusionisti” o “madonnari 3D” ne ho trovati un paio. Julian Beevers, aria trasandata ma da buon inglese con un’elegante bombetta in testa, si diverte a colorare e disegnare pavimenti da tantiianni e ha lasciato tracce di sé un po’ dappertutto, dalla Gran Bretagna al Belgio, dalla Germania alla Francia fino all’Australia. Kurt Wenner si presenta invece come un serio signore americano di mezza età. D’altronde, fino al 1982, ha lavorato come advanced scientific space illustrator alla NASA. Una volta capito che il lavoro fisso non faceva per lui, venne in Italia a studiare arte e divenne Master Street Painter; da allora gira il mondo realizzando le sue opere di strada.
Realizzano anche esibizioni dal vivo, come la caccia al tesoro di Julian Beevers in cui armato di vanga, sembra affondare sempre più nel terreno sollevando alti mucchi di oro fino a rimanerne quasi sommerso.
Non so come facciano a non soffrire ad abbandonare le loro opere, a lasciarle al loro inevitabile destino: morte per mortale combinazione di acqua e detersivo di solerti spazzini…
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