mercoledì 9 marzo 2011

Rapinatori falliti 1

Molte rapine vanno a buon fine, altre hanno esiti molto diversi rispetto alle aspettative di chi le mette in atto. E in alcuni casi le azioni dei malviventi hanno dei retroscena davvero spassosi… Dubito che tutte queste storie che ho trovato siano reali, ma sono così divertenti che mertiano di essere raccontate...

Il ritardatario e lo zelante
Può capitare di arrivare in ritardo, ma sarebbe meglio evitarlo, specialmente nelle occasioni importanti. Avrebbe dovuto essere più puntuale il ventottenne Christopher Allen Koch di Liberty, in Pennsylvania. Il giovane, deciso ad appropriarsi del denaro di una banca della cittadina, si è presentato alle casse qualche minuto dopo l’orario di chiusura


Nulla di grave, avrebbe potuto riprovarci il giorno dopo controllando meglio l’orologio, se solo non avesse commesso un grave errore: mostrarsi all’ingresso mascherato e impugnando una poco tranquillizzante pistola. Gli impiegati ancora presenti nell’Istituto non hanno faticato molto a capire che il tizio mascherato non aveva buone intenzioni e che fosse il caso di segnalare alla polizia la targa dell’auto con cui l’incappucciato se ne era poi andato…


Se c’è chi sbaglia per imprecisione e giunge in ritardo agli appuntamenti importanti, c’è all’opposto chi fallisce per eccesso di zelo. Il quarantenne Daniel Glen di Windsor, Ontario, deve essere una persona che non ha tempo da perdere: ha quindi telefonato al negozio che intendeva rapinare per sapere quanto denaro ci fosse in cassa. Una volta avuta conferma che un bottino interessante era effettivamente a sua disposizione, ha “gentilmente” chiesto al commesso di iniziare a metterlo in un sacco e di farglielo trovare già pronto… Non stupisce che al suo arrivo abbia trovato ad attenderlo anche i tutori dell’ordine….

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